Trilogia della citta di K.


Autore: Agota Kristof
Editore: Super ET Einaudi
Prezzo copia fisica: 11,05 € (Amazon)
Prezzo e-book: non pubblicato



Klaus e Lucas, Lucas e Klaus. Due gemelli, legati indissolubilmente, che gli eventi, in primis lo scoppio della seconda guerra mondiale, faranno dividere. Entrambi, in modo diverso, dovranno fare i conti con la durezza che un periodo storico del genere può lasciare. Strade diverse, destini diversi che il tempo farà di nuovo intrecciare. Quel tempo che separa e unisce, quel tempo che può aiutare a ricomporre le macerie del proprio essere, quel tempo che in fin dei conti, tutto sommato, continuerà a dividere.


Questo è il preambolo e la sinossi che mi sono permesso di creare (perdonami Agota). Perché? E' presto detto: la storia, a grandi linee è questa. Il volume non presenta un grande filone narrativo, sembra quasi una storiella da raccontare tra amici, ma sinceramente della trama non ve fregherà nulla.

E' un'opera dura, alle volte sfiora il macabro fisico e morale. E' da pugno dello stomaco e da mal di testa per i dubbi che vi porrà di fronte. Molti lo hanno lasciato a metà criticandone la durezza, altri semplicemente perché lo hanno trovato senza un filo logico. Secondo me è proprio questa la forza del romanzo della Kristof.

L'autrice crea tra i gemelli un fitto intreccio morale, fisico e psicologico da far girare la testa; vi chiederete se questi due ragazzini siano effettivamente due, oppure se siete voi a non aver capito nulla, perché molto spesso sembrerà di avere a che fare con una sola entità disturbata e segnata dagli eventi che la guerra (e il dopo) hanno lasciato.

E durante tutto lo scorrere della narrazione avrete questo dilemma. Personalmente è un cruccio che mi ha angosciato molto e, alla fine della lettura, sono rimasto interdetto e lo sono tutt'ora. Ho una mia teoria che non rivelo poiché per me è corretta, per voi probabile non lo sia, proprio perché il finale si presta a diverse interpretazioni.

Racconto velocemente un piccolo aneddoto: prima di leggerlo mi confrontai con chi lo aveva già fatto e tutt'ora mi è rimasta impressa questa frase che mi fu detta: "Se troverai la trilogia della città di K. un buon libro non avrai buttato i tuoi soldi. Se, invece, ti ritroverai ad esser quasi schifato e dubbioso avrà fatto il suo dovere". Mai frase fu più vera. Mi ha schifato e lasciato interdetto, quindi ha fatto il suo dovere.

Chiudo con un piccolo, inciso: questo libro non è per tutti. Qualcuno non lo capirà, altri lo abbandoneranno prima di finirlo, altri ancora diranno che di bello non ha proprio nulla.
Io vi consiglio la lettura solo se siete pronti ad immergervi in un turbine di macerie morali, tra scelte e gesti al limite della logica in un tempo duro per tutti, soprattutto per Klaus e Lucas, o per Lucas e Klaus?

VOTO: 8/10


Giordano

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